I primi anni

Fondato il 21 aprile 1919 con la denominazione S.S. Tivoli Calcio e i colori sociali Amaranto e Bleu, rappresenta la prima e più importante società calcistica della città di Tivoli e di tutta la zona circostante.
Il primo Campionato disputato dall’A.S. Tivoli è il campionato di Promozione 1920-1921, concluso con un secondo posto e con la conquista della promozione nella Prima Divisione del calcio italiano C.C.I. durante la scissione tra F.I.G.C. e Confederazione calcistica italiana (C.C.I.).
Nell’anno della massima divisione laziale, purtroppo il cammino in campionato non è dei migliori e si conclude con una retrocessione in Seconda Divisione. Nota positiva di quel secondo anno di storia la prestigiosa amichevole contro il Milan, terminata 2-2 allo storico Campo Gregoriano.
La Tivoli ritorna nella massima serie del Sud Italia nel 1923-1924, annata memorabile per la vittoria 2-1 contro la Lazio. In quello stesso anno si disputerà anche il primo match internazionale della storia del club, contro i romeni dell’Unirea. Purtroppo, la stagione non verrà conclusa per gravi problemi finanziari.
Nel 1926, al termine del campionato, l’S.S. Tivoli Calcio si fonde con S.S. Andrea Doria Tivoli dando vita alla S.S. Tivoli.
Nelle stagioni successive S.S. Tivoli retrocede in Terza Divisione, risale in Seconda, viene ripescata addirittura in Prima Divisione e poi esclusa dal Direttore Superiore per problemi economici.
Riesce a ripartire iscrivendosi al nuovo Campionato Meridionale. con l’aiuto di politici locali e cambiando nome da S.S. Tivoli a CXIV Legione Tivoli. Con la nuova denominazione disputa varie stagioni sottotono, fino a che lo scoppio della Seconda guerra mondiale interrompe i campionati di calcio in Italia.

Il Dopoguerra, la Serie C e la Coppa Italia Serie C

Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale la rinata S.S. Tivoli calca i campi di Serie C dalla stagione 45/46 fino al 1950, anno della retrocessione. Il punto più alto di quel periodo storico vene toccato nella Stagione 1947-1948, annata durante la quale il club cogliendo l’accoppiata Coppa Italia di serie C (allora Coppa Attilio Ferraris) e girone E di Lega Centro che l’ammise nella Lega Calcio.
Numerose squadre attualmente militanti in campionati professionistici affrontarono la S.S. Tivoli in quegli anni come Cagliari, Perugia, Anconitana, Ternana, Siena, Arezzo.
Nel 1949-1950 la Tivoli dirà addio alla Serie C retrocedendo in Promozione.

Piccole soddisfazioni

Tra il 1950 e 1957, la Tivoli galleggia tra la Promozione e la Prima Divisione Laziale. Le poche soddisfazioni vengono dalla vittoria nel campionato di Prima Divisione Laziale nella stagione 1953-1954, la storica amichevole del 9 giugno 1955 contro la Roma terminata 3-3, e il 2º posto nel girone A di Promozione con la promozione in IV Serie per meriti sportivi.
Nella Stagione 1956-1957 a causa della ristrutturazione dei Campionati che avvenne in quegli anni, l’S.S. Tivoli nonostante il buon 11º posto verrà retrocessa in IV Serie – II Categoria. Nella stagione successiva, con il 13º posto in IV Serie – Seconda Categoria, subisce di nuovo una retrocessione, stavolta nel Campionato Dilettanti Laziale.
Nel neo-nato “Campionato Dilettanti Laziale” I Categoria nel girone A (l’attuale Eccellenza) arriva a pari punti con il Rieti e vince lo spareggio, ma rinuncia ad iscriversi alla categoria superiore a causa della mancanza di impianti sportivi adeguati. Sarà questo il risultato più alto raggiunto per molti anni.
Iniziano anni controversi con promozioni e retrocessioni tra Prima Categoria e Promozione. Il saliscendi termina nel 1978-1979, anno in cui vince il campionato di Prima Categoria. Durante questo periodo cambia denominazione da S.S. Tivoli a Tivoli Terme.

Anni Ottanta

Gli anni ottanta vedono una rinascita del calcio tiburtino con la Tivoli Terme che entra nell’élite del calcio laziale. Nella stagione 1982-1983 vince il Campionato di Promozione e promossa in Interregionale.
Partecipa a 9 campionati consecutivi in Interregionale con 5 anonimi piazzamenti e 1 ripescaggio nella stagione 1984-1985. Trova 2 ottimi 3º posto consecutivi nelle stagioni 1988-1989, e in quella 1989-1990.

Anni Novanta

Nelle prime due stagioni degli anni ’90 coglie due 14º posti consecutivamente, il primo anno viene ripescata ma il secondo retrocede anche a causa della nascita del nuovo Campionato di Eccellenza. Rimane in Eccellenza fino al 1995, ottenendo 2 comode salvezze e 1 retrocessione in Promozione Laziale.

L’era Filippo Lori

La retrocessione fa smuovere la voglia di numerosi imprenditori tiburtini di riportare in alto il nome della città di Tivoli, tra questi l’imprenditore Filippo Lori che mette a disposizione della Città e della Società tutte le sue risorse, voglia ed entusiasmo.
Nel 1995 la Tivoli Terme cambia nome in S.S. Tivoli Calcio 1919.
Nella stagione 1995-1996 vince subito il girone D di Promozione Laziale e dopo un ottimo 5º posto nella stagione 1996-1997, va a guadagnarsi la Serie D arrivando 1º a pari punti ma perdendo lo spareggio 3-1 allo Stadio Flaminio col Fregene.
Nella successiva stagione 1998-1999 la prima in Serie D da ricordare i 9 gol di Gianpaolo De Luca e un giovanissimo Christian Terlizzi che aiuta con le sue 24 presenze e 4 gol ad ottenere una meritata salvezza.
La stagione 1999-2000 è ultima del Presidente Lori.

“Patron” Serafino Caucci, Serie C2

Il passaggio di consegne da parte del Presidente David Bucciolini al nuovo patron, Serafino Caucci, porta nuovi obiettivi ma soprattutto molte più risorse per poter ambire a quel salto di categoria tanto desiderato.
La campagna acquisti della stagione 2000-2001 è faraonica: arriva l’ex laziale Ernesto Calisti, il leader Carlo Cotroneo, gli esperti della categoria Mauro Zanini, Fabrizio Ferazzoli, Massimiliano Pugliatti, Stefano Sgherri e due giovani di belle speranze Massimiliano Farrugia ma soprattutto dalla Tor Tre Teste, Manuel Coppola oltre al confermatissimo Italo Ronchetti. La stagione si conclude al secondo posto dietro alla Sambenedettese, alla quale, nonostante il tesseramento irregolare di un calciatore, non furono tolti punti dalla classifica finale, che avrebbero permesso alla Tivoli Calcio di raggiungere la Serie C.
Nonostante il maltolto e la delusione, la stagione successiva si apre con l’annuncio del tecnico Giancarlo Morrone soprannominato “el Gaucho”. Insieme a lui arrivano i difensori Ivan Moschella e Mirko Quaresima, i centrocampisti Luigi D’Aniello, Sandro Federico, Manolo Volante, Michele Virgilio e il pacchetto di attaccanti Fabrizio Fermanelli, Massimo Agostini e Paolo Empolo.
La partenza è a razzo e porta subito la Tivoli 1919 al primo posto grazie alla vena realizzativa del duo di attacco Empolo-Fermanelli; a febbraio dopo 2 pareggi e 1 sconfitta viene esonerato Morrone per far posto a Bruno Giordano. Il tecnico romano cambia subito il ruolo del laterale Coppola per spostarlo al centro insieme a Cotroneo ma il ruolino di marcia non è meglio di quello di Morrone che dopo 4 giornate viene richiamato in panchina. Morrone oltre la panchina si riprende la testa della classifica e la vittoria del campionato.
Dopo 46 lunghissimi anni la Tivoli ritorna in Serie C.


Nella stagione 2002-2003, la squadra vincente in Campionato viene smantellata, rimane in rosa il solo Coppola. In panchina si siedono, per poco, i fratelli Sanderra Stefano e Luca e con loro arrivano Stefano Visi, Diego Palermo, Emanuele Pesoli, Claudio Coralli, Frederic Massara, Marco Sansovini, Massimiliano Scichilone.
Dopo la vittoria nella prima giornata arriva una serie di sconfitte e di prestazioni scialbe che produrrà una serie di cambi di panchina, poco utili alla causa. Con i pochi punti racimolati (solo 26) la Tivoli si prepara ai playout contro il Gela Calcio e ad un mesto ritorno in Serie D; Con 4 allenatori esonerati e senza una guida tecnica l’unica speranza è data dai 4 punti su 6 nelle due gare di campionato contro i siciliani. La gara di andata si svolge a Tivoli il 25 maggio 2003 e termina 0-0, il ritorno ai padroni di casa siciliani basterebbe un altro pareggio, ma a Gela, il 1º giugno 2003, la Tivoli 1919 vince per 2-0 e porta a casa l’inaspettata salvezza.
Così come ogni estate anche 2003-2004 il giocattolo viene smantellato e si ricomincia daccapo con nuovo direttore sportivo Giampiero Pocetta, un nuovo allenatore la scommessa Silvio Argenio e nuovi acquisti: Danilo Bacchi, Felice Cavaliere, Manolo Liberati, Luca Monari, Wladimiro Sbaglia, Oberdan Biagioni, Mauro Zaccagnini, Cristiano Masitto. La stagione non parte bene e a novembre a farne le spese è Argenio insieme al direttore sportivo Pocetta. Al suo posto viene chiamato Ubaldo Righetti e con lui una nuova carrellata di giocatori: Cristiano Scalabrelli, Alessandro Venditti, Emanuele Tresoldi, Giuseppe Di Bari, Matías Cuffa, Emanuele Catania, Vincenzo Mazzeo ma soprattutto Leandro Lázzaro. La scossa arriva, così come i risultati, il bel gioco, i gol e i punti, tanto che a 8 giornate dalla fine la Tivoli è fuori dalla zona playout. Le due sconfitte e i due pareggi fanno vacillare la dirigenza che esonera Righetti e riporta al timone Argenio che con una squadra allo sbando con troppi infortuni e fuori forma cerca di fare quel che può, preparare al meglio i playout. La situazione alla 34ª è come quella dell’anno precedente punti pochi (stavolta 33) e playout contro il Isernia. La gara di andata a Tivoli il 23 maggio 2004 vede dominare la Tivoli ma il risultato premia l’Isernia 1-1. Nella gara di ritorno a Isernia il 30 maggio 2004 ai padroni di casa basterebbe il solito pareggio e pareggio è stato. 1-1 al 94′ quando i molti tifosi tiburtini sugli spalti erano già pronti a festeggiare.
La Tivoli torna dopo due anni in Serie D.
Al termine della stagione il presidente Serafino Caucci alla ricerca di nuovi soci, stufo della situazione cede la Società uscendo di scena tra mille polemiche. Insieme a lui va via tutto lo staff societario e tecnico.

I presidenti, Antonini, Mattu e la discesa nel dimenticatoio

Il 2005 vede la Tivoli 1919 cambiare una serie di presidenti ad interim: prima Pietro Mascia (fino al 23-9-2004) poi Garberini Gabriele (dal 24-9-2004 all’8-11-2004) passando per Pelacci Giovanni (dal 9-11-2004 al 20-3-2005), fino ad arrivare a Vincenzo Conti (dal 21 marzo 2005 al termine della stagione).
Alla guida tecnica c’è l’ormai ex giocatore Oberdan Biagioni. La stagione parte male a causa della instabilità societaria e un caos nella campagna acquisti ma grazie a l’innesto di uomini d’esperienza come Mario Lemme autore di 12 gol, Marco Morelli, Ugo Frank Maglione e il ritorno di vecchi ex come Sandro Federico e Carlo Cotroneo si salva all’ultima giornata.
Nella stagione seguente, sempre senza un vero e proprio presidente, con Vincenzo Conti a portare la croce, alla guida della squadra Bruno Pierangeli. Viene esonerato a metà campionato per far posto al rientrante Biagioni, che coglie un buon 12º posto.
Il campionato 2006-2007 sarà l’ultimo in Serie D. Il neo-presidente Augusto Antonini nonostante le tante promesse non riesce ad ingaggiare un gruppo di giocatori per l’imminente inizio del campionato. Nel caos generale affida all’ex-laziale Carlo Perrone la panchina e Giuseppe Di Franco direttore sportivo con l’incarico di trovare 15 giocatori in 20 giorni, tra questi anche l’ex “Campione” del Cervia Gianfranco Apicerni.
L’annata finisce come è iniziata, nel caos societario, con la doppia sconfitta nei playout e il ritorno in Eccellenza.
Prima dell’inizio della stagione 2007-2008 la squadra viene penalizzata di 2 punti a causa delle inadempienze economiche della stagione precedente. Dopo un campionato rocambolesco, con tanto di partite boicottate dagli stessi giocatori, la squadra retrocede in Promozione.
L’estate 2008-2009 porta un nuovo Presidente, Leonello Mattu, che lavora alacremente con i suoi collaboratori per definire l’organico e lo staff tecnico per la nuova stagione. Le difficoltà non mancano, tenuto conto che la Società negli ultimi anni ha perso molto del suo fascino a seguito di tre retrocessioni. La squadra allestita è molto giovane; i punti e il gioco non tardano ad arrivare, ma arrivati a novembre senza stipendi i giocatori si rifiutano a scendere in campo.
Per tre volte il campo di gioco non viene calcato dai giocatori della Tivoli, e a poco a poco la squadra si dissolve, così come lo staff tecnico. Si arriva al derby contro il Villa Adriana Sporting con il rischio della quarta rinuncia ed esclusione dai campionati. Per salvare il salvabile vengono schierati 9 giocatori di cui quattro della Tivoli Aniene Rugby, dopo 10′ e 3 gol del Villa Adriana con la Tivoli rimasta in 6 l’arbitro decreta la fine per la mancanza del numero minimo di giocatori. Il campionato verrà concluso da una dozzina di giocatori di “rugby” e qualche ex volenteroso che decide di scendere in campo la domenica. Inevitabile la discesa in Prima Categoria.

La storia recente, il centenario e la risalita in Serie D

Dal 2017 la società e rilevata da una nuova compagine, capitanata dalla Presidentessa Patrizia Diodati in rappresentanza dei colleghi di lavoro, che eredita una mera iscrizione al campionato di Prima Categoria, non ancora perfezionata peraltro, una squadra sprovvista di campo da gioco, senza centro sportivo per gli allenamenti, senza materiali tecnici: una squadra senza casa.
Attraverso il duro lavoro, senza soste, la nuova proprietà riesce a ridare credibilità alla Tivoli Calcio, portandola alla vittoria, ogni anno, del campionato di appartenenza.  È così che nel 2019, anno del Centenario, dopo una decina d’anni di completo anonimato, la società allestisce una rosa di assoluto valore per la categoria con l’intento di vincere il campionato. Superando l’avvicendarsi di allenatori sulla panchina, il 12 maggio 2019, sotto la guida tecnica di Andrea Di Giovanni, la Tivoli si aggiudica il girone B di Promozione tornando, quindi, a disputare il campionato di Eccellenza a distanza di undici anni dall’ultima volta.
Nella stagione 2019-2020 la squadra viene di nuovo affidata a mister Andrea Di Giovanni che, però, non mantiene le attese della vigilia nonostante una campagna acquisti notevole. Alla quinta giornata la squadra è penultima in classifica e il tecnico capitolino viene esonerato. Al suo posto il tecnico ex Rieti Fabrizio Paris che, dopo dodici risultati utili, porta la squadra al secondo posto a un punto dalla vetta, ma l’avvento del Covid ferma l’assalto alla serie D degli amarantoblu.
Nella stagione 2020-2021, la prima post Covid, la squadra amaranto blu, dopo il cambio di panchina tra Fabrizio Paris e Fabio Lucidi, vince il mini girone della seconda parte di stagione. Alle finali a 3 con Real Monterotondo e Unipomezia arriva ultimo e non riesce a salire di categoria, nonostante la vittoria del proprio raggruppamento.
Nella Stagione Sportiva 2021-2022 viene richiamato come Direttore Sportivo Enrico Pagliaroli e in panchina il nuovo tecnico Carlo Pascucci ex difensore di Fiorentina e Lucchese. Anche la campagna acquisti è di tutto valore con l’acquisto di Claudio De Sousa ex giocatore di Lazio e Torino. La squadra vince il girone B di Eccellenza Laziale con 25 vittorie su 30 partite disputate e centra anche la finale di Coppa Italia, aggiudicandosi l’accesso ai Play-Off A.
La squadra vince i Play Off accedendo, dopo 15 anni, al campionato di Serie D.

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